Caro Diario,
l'estate in Alta Tuscia procede a gonfie vele. Dopo il Corso di Sopravvivenza (vedi post precedente) mi sono iscritto a un Seminario di Wild Boar Hugging, una roba davvero strepitosa e molto utile per sprigionare l'istinto empatico che sta in ognuno di noi, ma che di solito langue atrofizzato in un cantuccio della nostra psiche perché l'odiosa e insalubre vita metropolitana prevede l'utilizzo di cose tipo il mors-tua-vita-mea, ma non l'utilizzo dell'empatia.
Il wild boar hugging infatti spinge a fraternizzare col diverso da noi (in questo caso il cinghiale, perché quello vuol dire wild boar, cinghiale) e a farci capire che le nostre gioie e dolori sono le gioie e dolori di tutti, e viceversa. E una volta capito questo uno si rende conto un po' di tutto quanto, per esempio di come sarebbe il caso di trovare soluzioni condivise alla Crisi Globale e non il solito triste e inutile "si salvi chi può" perché a pensare solo al proprio piccolo orticello poi si perde di vista l'enorme orticellone che è l'Universo.
Insomma, con tutte le cose che sto imparando in questa bollente estate fra i boschi mi sa che d'ora in poi non potrò più evitare di essere uno di quegli ecologisti tutto zenzero e compostiera... :)
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La pratica del wild-boar hugging mette in pace con il mondo_ Wild-boar hugging makes you feel happy and peaceful |
Dear Diary,
this Alta Tuscia summer goes in full sail. After the Survival Course (see the previous post) I've just enrolled in a Wild Boar Hugging Seminar, a really useful thing to do if you want to release your empathic instinct that usually languishes in a gloom corner of our psyche only because the unhealthy city bustle life forces everyone to use hateful tools like mors-tua-vita-mea and it never involves loving tools like empathy.
So the wild boar hugging gives you the chance to understand that fraternizing with the different is possible and that we all share the same joys and sorrows. And once you got this you're gonna realize quite everything and you'll feel the urge to find some shared solutions to Global Crisis and not the old sad "run for your life", because if you only tend your own little garden you'll surely lose sight of the enormous garden which is the Universe.
Well, with all these things I'm learning in this hot summer among the woods I think I'll be forced to become one of those hardcore ecologists married to their composter... :)