Friday 19 November 2010

La spazzatura non dorme mai, neanche ad Orvieto

Caro Diario,
dopo la batosta che mi sono preso col fallimento dell’Agenzia Salvamondo avevo solennemente deciso di appendere al chiodo ogni idealismo e di non cacciarmi più in situazioni tipo battaglie contro i mulini a vento e cose simili, ma poi purtroppo mi è giunta voce di certe nefandezze inenarrabili che stanno succedendo proprio qui vicino (Orvieto e dintorni) e allora mi è ribollito il sangue nelle vene e ho fatto una deroga alla decisione presa.
In pratica sono venuto a sapere che a Orvieto non fanno la raccolta differenziata perché a Orvieto non sanno nemmeno cos'è la raccolta differenziata perché a Orvieto preferiscono mettere tutta la spazzatura che producono dentro un grande bucone scavato nelle vicinanze, più o meno come si fa con la polvere sotto il tappeto quando si vive in una casa con molta polvere e almeno un tappeto.
Ecco, immagino non sarà facile convincere gli orvietani di una cosa molto importante, e cioè che la miglior cosa da fare con la spazzatura è prima di tutto non produrla, ma nel caso sia proprio necessario produrla (e a Orvieto temo sia necessario come in ogni altro posto del mondo) almeno si può produrre separata a dovere: cioè vetro con vetro, plastica con plastica, pannolini con pannolini eccetera eccetera...
Perché sennò poi succedono cose da pazzi dal punto di vista ambientale, tipo che là sotto nel bucone pieno di rifiuti buttati a casaccio si forma una specie di intruglio brodazzoso di percolati omicidi mica da ridere che si fa beffe dei geologi e che s'infila dappertutto, specie dove non deve, ossia nelle falde acquifere.
Allora mi sono prestato molto volentieri alla causa degli Anti-Discarica e dei Pro-Differenziata.