Monday 31 May 2010

Chef Gino e il terrore del piatto del giorno

Caro Diario,
stamattina mi sono ricordato di avere un amico che vive addirittura a Beverly Hills e che è sposato nientemeno con una attrice di Hollywood che dà del tu a gente tipo Brad Pitt e Angelina Jolie, così sono andato subito a trovarlo per vedere di combinare qualche incontro importante, di quelli "Apriti Sesamo!", giusto per intenderci.
Quando ho messo piede in casa sua ho capito subito perché adesso il mio amico Gino si fa chiamare Chef Gino, e il motivo è parecchio semplice, dal momento che adesso il mio amico Gino fa di lavoro lo chef.
Allora mentre io gli spiegavo questa cosa che vorrei diventare un Pettirosso-Superstar grazie all'aiuto di qualche amico influente e caritatevole, lui era tutto felice e cantava quella canzoncina dei Beatles che fa "With a little help from my friends oh-oh, with a little help uh-uuuh...", e intanto che cantava ci dava dentro di brutto con certe pignatte sul fuoco perché lui è uno chef e non può stare neanche mezzo minuto senza cucinare qualcosa.
Però poi tra un mestolata e l'altra mi ha detto che ormai certe cose di cui parlo io sono fuori moda e l'unica cosa che conta sempre evergreen è mangiare, perché La Gente non è più interessata a fare cose noiose tipo leggere libri ma La Gente ha sempre una gran voglia di mettere sotto i denti qualcosa che si possa masticare, diciamo un cheeseburger ma va bene anche l'anatra all'arancia.
Allora Chef Gino devo dire che mi aveva già convinto e mi vedevo col berretto da cuoco in testa fare i 4 salti mortali in padella, ma poi lui si è messo a fissarmi con l'occhio alla coque e l'ho visto armeggiare dalle parti di un paiolo con della farina gialla tipo mais, allora ho fatto 1+1 due milioni e me la sono data a gambe prima che gli venisse in mente di ficcarmi nella polenta e buonanotte al secchio.
Meglio vivo e Nessuno che Qualcuno ma Qualcuno nella polenta e osei.
(Da sinistra a destra: Chef Gino tira la pasta in 3D,  Beverly Hills per gente che se la tira e il paiolo è un gran brutto tiro.)

Monday 24 May 2010

Come ti aprono gli occhi gli statistici non te li apre nessuno

Caro Diario,
sono andato dal mio amico Pino che lavora al quartier generale dell’Istat perché avevo bisogno che qualcuno mi calcolasse una certa cosetta, e cioè quante probabilità ho di trovare lavoro come Pettirosso-Superstar.
Allora il mio amico Pino è stato molto simpatico e disponibile e pieno di cautele, però poi mi ha detto che anche tenendo conto delle variabili impazzite il risultato è zero, cioè zero probabilità di trovare lavoro come Pettirosso-Superstar, ma anche come Pettirosso e basta.
Poi Pino mi ha detto che la faccenda non migliererebbe di molto nemmeno con qualche conoscenza, perché ormai Le Conoscenze le conoscono tutti e quindi non sono più sufficienti nemmeno per essere assunti al Cimitero, per cui ormai è assolutamente obbligatorio salire parecchio di livello se si vuole avere un minimo di speranza, bisogna andare dritti in Alto Loco dove risiedono i pezzi grossi della Vipperìa e  i Guru più 3ndy.
"Per te ci vuole almeno un Umberto Eco" mi ha detto Pino, "Un Jodorowsky".
"Jodorowsky?" ho detto io.
Allora Pino ha vuotato il sacco "Be', cerca di capire... il tuo caso è davvero molto disperato".
(Da sinistra verso destra: Pino, Eco, Jodorowsky e le possibilità che ho di diventare un Pettirosso-Superstar.)

Tuesday 18 May 2010

Virgilio e i 2 cavoli a merenda

Caro Diario,
finalmente mi son dato una smossa e ho portato le mie piumose chiappette fino al locale di Virgilio per appendere in bacheca quel cartello di cui parlavo qualche giorno fa.
Ero già sicuro del fatto mio ancor prima di uscire da casa, ma quando poi ho messo piede nel locale ho capito di averla pensata davvero giusta perché il locale di Virgilio è senza mezzi termini un sancta sanctorum di vini pregiatissimi, ed è risaputo che dove ci sono questi vini pregiatissimi ci sono gli esperti di super-vini, e dove ci sono gli esperti di super-vini ci sono vip di ogni sorta e soprattutto gente tipo art director molto cool che non vede l’ora di creare dal nulla qualche nuova star mediatica.
Allora ci sono andato con Zepposcrecchio, cioè il mio amico spaventapasseri, e ci eravamo preparati di tutto punto e avevamo pure fatto le prove prima per non rischiare di fare cose tipo brutte figure, e nonostante tutti gli accorgimenti presi abbiamo fatto subito una figura da due cavoli a merenda perché nel locale di Virgilio la gente viaggia a brunelli e baroli, mentre noi che veniamo dal retrobottega della campagna, be’, noi... ecco...

Monday 17 May 2010

Alex e il vizio della legalità

Caro Diario,
io ho un amico che si chiama Alex e questo mio amico è davvero un tipo molto alexy e con un sacco di alex-appeal, per cui è parecchio facile perdere la testa per lui e diventare alex-addicted, e finire a fare cose tipo qualche marcia della pace avvolto in una bandiera con scritto sopra “Make Alex not War”.
Ecco, però questo mio amico ha il vizio della legalità, e infatti appena può parla male della Mafia e per giunta è pure contrarissimo a quelle cose tipo spintarelle, raccomandazioni ed altri idee tipo scorciatoie.
Sicché quando gli ho chiesto se mi segnalava a qualcuno di importante lui mi ha detto che bisogna darci un taglio secco con certe brutte abitudini perché altrimenti l’Italia rischia di diventare sempre più italiana, cioè un posto dove non si può fare niente se prima non hai il permesso di quel certo amico dell’amico, e poi ha pure aggiunto che è colpa di quelli che chiedono gli aiutini se poi tutto va rotoli e se c'è pieno zeppo di cervelli in fuga.
Io pensavo che avesse finito e invece poi è partito con una filippica di 7 ore e tre quarti tutta dedicata  a certe idee che avrebbe per costruire un'Italia migliore e più giusta e anche più bella, magari puntando tutto sulla meritocrazia.
Allora è lì che ho capito una cosa e cioè che prendendo come unità di misura il saviano (ossia l’unità di misura che misura l’antimafiosità) Alex misura almeno-almeno 3 saviani abbondanti, sicché mi sono fatto coraggio e gli ho fatto la domanda delle 100mila spade: "Ok, Alex, son d'accordo, ma possiamo almeno prima finire l'anno col vecchio sistema e poi passare alla meritocrazia?"
Non mi ha risposto.
Forse ho perso un amico.
(Assumendo il saviano come unità di misura per l'anti-mafiosità, Alex misura 3 saviani buoni-buoni.)

Sunday 16 May 2010

Non è tutto oro quel che Los Angeles

Caro diario,
io non ho avrei mai voluto, credimi, ma Irene alla fine mi ha aperto gli occhi.
A quanto pare la California non è più così splendidamente californiana come una volta, e di conseguenza non è più così automatico piombare lì e fare il botto in 4 e 4 otto, perché ormai anche lì tocca fare tutte quelle cose tristi e faticose che tocca fare in qualsiasi altra parte del mondo, e cioè La Gavetta o pure peggio.
In aggiunta a questo Irene ha pure aggiunto che poi La Gavetta di per sé non è mica detto che funzioni perché anche la California sta sul Pianeta Terra come tutti noi e quindi pure lì hanno la crisi che morde il freno e tutto sta andando a rotoli, a remengo e a fari friggere, e infatti comincia a essere parecchio facile vedere lungo le strade di Los Angeles (e Los Angeles è piena zeppa di strade) delle tende tipo campeggio con dentro dei tizi molto disperati che solo qualche giorno prima dirigevano delle multinazionali e invece adesso sono lì che masticano amaro perché hanno perso tutto, cioè casa, macchina, carte di credito eccetera eccetera, e gli è rimasta solo la tenda.
Ecco, stando così le cose direi che c'è poco da star allegri perché se finiscono sul lastrico i super-dirigenti pronti a tutto che si sono temprati nei corsi di sopravvivenza tipo Rambo nella Giungla, figurarsi come finiscono i pettirossi cagionevoli tipo me.
Ho già il mal di mare, il mal d'auto e il mal d'aria tutti insieme solo a pensarci.
(A sinistra: il Sogno Americano Classic. A sinistra: il Sogno Americano New & Improved)

Saturday 15 May 2010

Irene, from Cala Furia to California

Caro diario,
con la crisi che c’è da queste parti mi sa che devo cominciare a darmi da fare su più fronti perché il fronte Italia lo vedo parecchio difficile da fronteggiare.
Infatti i giornali annaspano, le riviste boccheggiano e i quotidiani rischiano di non uscire più quotidianamente come ai bei tempi, e anche il cartello che ho messo alla Vineria di Virgilio non lo legge nessuno perché pare che ormai la lettura sia proprio una cosa da gente dell'800.
Allora ho deciso di chiamare la mia amica Irene che sta a Los Angeles, tenuto conto del fatto che Los Angeles è un posto troppo pazzesco dove le occasioni ti saltano addosso anche se non vuoi, e così tu cammini per strada e Pum! tamponi un’auto perché tamponare un’auto a Los Angeles è come schiacciare un callo a Napoli perché a Napoli hanno tutti i calli e a Los Angeles son tutti in auto.
Ma il bello di Los Angeles è che dentro queste auto ci stanno dei vip o altra gente molto famosa o comunque ultra-influente dal momento che Los Angeles è un po’ il ricettacolo di tutti i fichi più fichi che il pianeta Terra produce, allora mentre sei lì che fai la constatazione amichevole, cominci a dire che hai un’idea, un proGGetto, un discorZo, eccetera eccetera, e il gioco è fatto.
Be', certo, non posso chiedere alla mia amica Irene di andare in giro a tamponare l’auto di Snoop Dogg perché poi magari ne viene fuori un casino triplo, però si può escogitare qualche stratagemma.
Ok, adesso gliene parlo. Alla mia amica Irene.
Devo dire che trasferirmi in California e fare la vita del beato californiano non mi dispiacerebbe neanche un po’.
(Da sinistra verso destra: Cala Furia, Irene, California e Snoop Dogg in attesa di essere tamponato.)

Friday 14 May 2010

Virgilio e il Covo dei Mega Bicchieroni

Caro diario,
negli ultimi giorni sono stato presissimo a capire questa cosa del Quid e a dir la verità non ho tirato fuori un ragno dal buco perché ancora non ho capito se il Quid ce l'ho o non ce l'ho.
Così ho pensato comunque di non perdere tempo e di darmi da fare e di smuovere un po' le acque perché darsi da fare e smuovere le acque son cose che non fanno mai male.
Infatti ho deciso di scrivere un cartello dove dico a chiare lettere che cerco lavoro, ma non un lavoro qualunque, bensì un lavoro da Pettirosso-Superstar. Poi questo cartello ho deciso di andarlo a mettere in un posto molto strategico dove lo possano vedere tante persone, per cui ho pensato alla Vineria di Virgilio, dal momento che la Vineria di Virgilio è piena zeppa di bicchieroni speciali per vino di pregio, più un altro milione di bicchieroni mega per vini di pregissimo.
E infatti quando entri nella Vineria di Virgilio capisci al volo che lì dentro quei bicchieroni ci finiscono baroli del tempo di Cavour o brunelli che sanno ancora della polvere da sparo di Ghino di Tacco, perché se ci metti la cedrata o del vino da società dei magnaccioni sono proprio dei bicchieroni sprecati.
Allora è evidente che dove girano bicchieri di quella stazza non posso proprio mancare gli esperti dei super-vini, e fra gli esperti dei super-vini si nasconde gente di tutti i tipi, ma soprattutto si nascondono medici e avvocati, però anche art directors e redattori di riviste molto cool e perfino pop.
Quelli mica vanno da MacDonalds.
Allora butto il sasso nello stagno alcolico e vedo un po’ che succede.
Poi però lo vado a buttare pure da MacDonalds.
Perché non si sa mai nella vita.
Dove vanno a bere gli art directors.
(A sinistra: Virgilio beve da un mega-bicchierone a forma di bottiglia. A destra: alcuni art directors impegnati nella pausa-birretta.)

Tuesday 11 May 2010

Ma ando' vai se er Quid nun ce l'hai?

Caro diario,
oggi ho capito che per sfondare le porte blindate dei Media non bastano quelle cose che la Gente dice sempre e cioè Le Conoscenze.
Oggi ho capito che per fare il botto ci vogliono minimo-minimo 3 cose essenziali e queste cose essenziali sono il pelo sullo stomaco, il becco di ferro e la faccia di bronzo, ma il problema è che queste 3 cose essenziali non servono a nulla se manca una quarta cosa che è la base assoluta di ogni successo strepitoso, e ovviamente sto parlando del Quid.
Il Quid è un casino perché non si trova come se niente fosse sotto i cavoli o sopra i peri, e nemmeno puoi comprarlo da qualche parte tipo al supermercato o su E-bay, perché il Quid è una cosa che il dio dei Quid dà in dotazione solo ai ceffi più risoluti.
Allora qualcuno lo chiama Magnetismo Animale, qualcuno Carisma, altri invece lo chiamano Gene X della Ficherìa, comunque è un Certo-Non-So-Che che fa la differenza e questa differenza spacca di brutto, per cui adesso sto cercando di capire se io ce l'ho questo Certo-Non-So-Che che spacca di brutto, perché è chiaro che se non ce l'ho, tocca sbattermi per procurarlo.
(Secondo i più recenti studi il Quid si nasconderebbe fra le sgocciolature di alcuni quadri di Jackson Pollock.)

Monday 10 May 2010

Francesca è uscita dai giri giusti per entrare nei giri giustissimi

Caro diario,
dunque, no, ecco, in effetti sono cambiate un po' di cose e io non ero stato messo al corrente.
Infatti ho chiamato Francesca e mi è toccato scoprire che Francesca non sta più a Milano e si è tipo trasferita in un posto parecchio perso nella campagna più o meno dalle parti di un fiume, credo il Po.
In più mi sa d'aver capito che la mia amica Francesca è pure uscita da tutti i giri più fichi dove i poveri mortali sgomitano per entrare, perché nel frattempo è passata a un livello molto superiore, cioè il livello dei Pargoli e forse persino dell'Orto, infatti al telefono si sentiva una bolgia del tipo bolgia da scuola materna quando i pupi vengono sguinzagliati a far danni in mezzo alle lattughe.
Comunque la mia amica Francesca è stata molto felice di sentirmi, ma quando ha capito che cercavo lavoro come Pettirosso-Superstar allora ci è rimasta male perché ha detto che non c'è trippa per gatti, specie se uno vuole fare il Pettirosso-Superstar tipo fumetto o cartone o altre cose simili per riviste o tivù o siti internet e altre diavolerie.
E così alla fine della telefonata mi è successa una cosa molto strana perché ho messo giù il telefono e di colpo mi sono venuti tutti i dubbi del mondo, e insieme ai dubbi sono stato tipo assalito alle spalle da una spaventosissima voglia sfrenata di mettere in piedi un orto.
Per cui mi sono preso una doppia camomilla e sono andato a dormire.

(A sinistra: esempio di Giro Giusto. A destra: esempio di Giro Giustissimo.)

Sunday 9 May 2010

Francesca e i Mammasanta dello Sciò-Biz

Caro diario,
sono impazzito e ho deciso di trovare lavoro, ma trovare lavoro è una mission impossible che non si può portare a termine in perfetta solitudine sicché ho pensato di chiedere una mano agli amici più influenti.
La prima persona molto influente che mi viene in mente è la mia amica Francesca perché la mia amica Francesca sta a Milano e di mestiere fa la fotografa e quindi conosce un mucchio di gente fichissima, gente che lavora in ambiti superganzi tipo Lo Spettacolo e Il Rock.
Allora ho deciso che chiamo lei così poi le spiego ogni cosa e cioè le spiego che cerco lavoro eccetera eccetera, però poi le mollo la patata bollente perché io mi scotto le mani di brutto solo a pensarci, mentre lei sa come si tratta con la Cupola, la Trimurti, i Mammasanta dello Sciò-Biz. Quella è gente pericolosa, devi stare all'occhio. Una parola fuori posto e ti cantano il De Profundis.
Do a Francesca il mandato di farmi tipo da procuratore o cose del genere, così lei si butta nella mischia e ci pensa lei a maneggiare i Tipi Pericolosi.
Io invece mi limito a fare giusto un po' di rilassamento pre-occhio-del-ciclone, perché me lo sento, sì me lo sento, che già domattina c'ho la fila dei giornalisti fuori casa che vogliono riempirmi di flash.

(Da sinistra a destra: il cane di Francesca, Francesca e alcuni Mammasanta dello Sciò-Biz.)